La Sella di Pitino riposa sulle colline tra san Severino e Treia, con una vista che va dal Conero ai Monti Sibillini, sotto la storica torre di Pitino. Gli ospiti vengono accolti in una ex casa colonica, con un menù che come punte di diamante ha il tartufo in tutte le sue varianti nelle varie stagioni, che viene proposto sui gustosi antipasti, ai primi tutti artigianali, ai secondi di carni solo marchigiane, fino ai dolci, con l’apprezzatissima “passeggiata nel bosco”; l’altro punto di forza è il menù di oltre 20 tagliate di vitello marchigiano, bue e prossimo arrivo: lo struzzo. Il tutto è accompagnato da una cantina di soli vini marchigiani, comprendenti 85 etichette che coprono tutta la varietà che offre la nostra prospera e variegata regione, con un occhio alle cantine più piccole.

Michela Domizi è la chef, anima della Sella, che dosa tradizione e futuro con maestria, puntando sulla qualità del prodotto locale che sceglie personalmente e appropriandosi di tecniche di ultima generazione (come il trattamento degli alimenti con gli ultrasuoni) per garantire gusto e leggerezza.